Uno dei primissimi doni che il 2016 ci ha portato è la collaborazione di Re.Co.Sol con Jimuel (Medics for Life). Re.Co.Sol, come in molti sanno, si pone come obiettivo centrale quello di ridare dignità alla vita di coloro i quali provengono dai Paesi più poveri; i comuni che collaborano con ReCoSol assumono un ruolo centrale (da qui, Rete dei Comuni Solidali), ponendosi come punto di riferimento e primo promotore di stimoli culturali e informativi, volto ad abbreviare le distanze, fisiche e mentali. Jimuel nasce grazie alla passione di Isidoro Napoli, oggi presidente dell’associazione, medico e assessore al Comune di Marina di Gioiosa Jonica, il quale, a seguito di un viaggio a Manila (Filippine) fu investito dal desiderio di fornire la presenza di un medico di base anche nei villaggi più poveri del mondo, contrastando le morti causate da patologie considerate banali per gli occidentali, come una lieve infezione. Insieme a Carlo Frascà, musicista e compositore, appassionato di informatica, si è data vita ad un meccanismo capace di fornire cure pur senza la presenza diretta del medico sul campo. Ciò è stato realizzato grazie ad un sistema di telemedicina: le visite telematiche avvengono grazie all’uso di skype, utilizzando strumenti come un fonendoscopio digitale ed una telecamera ad alta definizione in grado di visualizzare la gola o la pelle. Viene creata una cartella informatizzata del paziente alla quale possono accedere i vari medici iscritti alla piattaforma di Jimuel, i quali forniscono, tramite la visualizzazione di foto e video, la specifica cura del caso. In soli quattro anni, questo sistema ha permesso di curare più di 3000 bambini. Jimuel è riuscito a dare vita a quattro ambulatori telematici: due nelle Filippine, uno in Kenya ed uno in Congo. Jimuel necessita di collaboratori volontari che si occupino di promuovere e rafforzare questa realtà: dal sostegno nella cura del sitoweb dell’associazione alla supervisione della piattaforma ai quali i medici si iscrivono. Re.Co.Sol, venuta a sapere di questa necessità, non si è tirata indietro; anzi, ha fatto un passo avanti, l’ennesimo, fornendo tra il personale collaboratori che potessero fornire un sostegno pratico. Jimuel è il nome di un bambino morto per mancanza di un antibiotico. Perché, al di là di quelli che possono essere i nomi o gli acronimi delle associazioni, i quali vengono scelti con forti significati come questo, c’è la condivisione del più alto valore morale che un individuo può far proprio: alleviare la sofferenza del prossimo, come se fosse la propria.
Notizia tratta da: https://www.ciavula.it/2016/01/nasce-la-collaborazione-tra-recosol-e-jimuel/